1910.2018

Ricorso per Cassazione inammissibile se proposto dopo 60gg dalla comunicazione dell’ordinanza ex art. 348bis cpc

Corte di Cassazione – CIVILE – sentenza n. 25672/2018 Nei casi in cui l’appello venga dichiarato inammissibile ex art. 348-bis c.p.c.., è possibile esperire ricorso ordinario per Cassazione contro la sentenza di primo grado nel termine di 60 giorni decorrente dalla comunicazione, o dalla notificazione se anteriore, dell’ordinanza d’inammissibilità dell’appello resa ai sensi dell’art. 348-bis c.p.c

1202.2018

Art. 96 III co. c.p.c.: nessuna prova del danno subito ma necessaria solo mala fede o colpa grave

Tribunale di Bari, III sez. civile, ordinanza del 23.01.2018 L’art. 96 III co. C.p.c.  introduce un meccanismo di natura risarcitoria e sanzionatoria, ed è predisposto allo scoraggiamento dell’abuso del processo ed a preservare la funzionalità del sistema giustizia. In tale ottica per l’applicazione della norma in questione non è necessaria la prova del danno subito…

1202.2018

Sequestro di quote di snc: legittimo unicamente se le quote sono trasferibili con il solo consenso del socio titolare

Tribunale di Bari, IV sez. civ., Ordinanza del 22/01/2018 Il Giudice, a conferma di quanto già statuito dalla Suprema Corte, ha stabilito che le quote di partecipazione di una società di persone, possono essere sottoposte a sequestro conservativo ed essere espropriate, qualora lo statuto preveda la trasferibilità delle stesse con il solo consenso del socio…

1202.2018

Nessun esonero di responsabilità per il debitore che non provi le ragioni giustificatrici del suo inadempimento

Giudice di pace di Foggia – sent. n. 1619/17 dep. 20/11/17 Il debitore, per non essere ritenuto responsabile, deve provare due fatti: 1) il fatto specifico che ha causato l’impossibilità della prestazione e b) che tale fatto non è a lui imputabile, ma è un evento estraneo imprevedibile ed inevitabile. Ove le cause invocate dal…

2411.2017

Non è nullo il precetto per mancanza di procura ad litem conferita al difensore nel giudizio di merito e priva di espressa limitazione

Giudice di Pace di Bari – Sentenza n. 2187/2017 del 17.10.17 Il Giudice Di Pace, in linea con la S.C. (Cass. n.8959/16) ha ribadito il principio secondo il quale la procura in difetto di espressa limitazione e, in modo particolare quando è specificato che i poteri del difensore si estendono ad ogni stato e grado…

2411.2017

Non è nullo il precetto che intima una somma superiore a quella dovuta

Giudice di Pace di Bari – Sentenza n. 2187/2017 del 17.10.17 Relativamente alla contestazione sulla voce di spesa non dovuta (“spese documentate atto di precetto”), si ritiene che, per costante giurisprudenza della S.C., l’intimazione del precetto per somma superiore a quella dovuta non produce la nullità dell’intero precetto, ma dà luogo soltanto alla riduzione della…

2411.2017

Si al mutamento di rito nel silenzio della legge n.92/2012

Tribunale di Bari – Sezione Lavoro –  05.06.2017 Anche nel silenzio della legge n.92/2012, è individuabile il principio generale per cui, in caso di erronea scelta del rito, opera la regola del mutamento, invece che quella della conclusione della causa con una decisione di inammissibilità. Ciò comporta l’applicazione in via analogica delle previsioni di cui…

1611.2017

Niente licenziamento per il lavoratore che denuncia il datore di lavoro

Cass. civ. Sez. lavoro, 26-09-2017, n. 22375 “Non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento la condotta del lavoratore che denunci all’Autorità giudiziaria competente fatti di reato commessi dal datore di lavoro, a meno che non risulti il carattere calunnioso della denuncia o la consapevolezza della insussistenza dell’illecito, e sempre che il lavoratore…