Tribunale di Foggia, Ordinanza del 12.04.2016: “Lo stesso ricorrente evidenzia come l’area di cantiere sia sottoposta a sequestro penale e che il ne sia custode. Ebbene tale circostanza è dirimente al fine di risolvere la presente controversia, atteso che un’area sottoposta a sequestro dovrebbe essere di per sé idoneamente custodita e, laddove dovessero emergere responsabilità a carico del custode, questo ben potrebbe essere revocato o sostituito dall’Autorità sequestrante.
La tutela cautelare, come è noto, è ammissibile solo a tutela di diritti assoluti minacciati da pregiudizio grave ed irreparabile nelle more del giudizio ordinario e mai a tutela di diritti di credito o di natura obbligatoria in senso ampio. In definitiva, la tutela d’urgenza volta ad impedire l’inadempimento contrattuale, od a tutela di diritti non assoluti (ipotesi in cui è sempre possibile il risarcimento per equivalente), rimane sempre ipotesi derogatoria, riconosciuta dalla giurisprudenza di merito in riferimento a casi del tutto particolari ove all’inadempimento o all’illecito in genere si ricolleghino altri effetti quali ad es. l’insolvenza o una seria sofferenza dell’attività imprenditoriale nel suo complesso, nel caso di specie neppure dedotta. Si tratta inoltre di un bene non utilizzato dal ricorrente con finalità lavorative o imprenditoriali, con la conseguenza che il danno patito dal ricorrente attiene a diritti di natura esclusivamente patrimoniale pacificamente suscettibili di reintegrazione per equivalente…omissis...”