Telefonate mute? Reato
Corte di Cassazione I Sez. Pen. Sentenza n. 14782 del 2018
La Corte ha ritenuto che integra il reato di molestie di cui l’articolo 660 c.p. “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a cinquecentosedici euro” la condotta con cui vengono effettuate reiterate telefonate mute a tutte le ore ai danni del ricevente, e tale comportamento non può ritenersi scriminato affermando di aver reagito ai continui rumori prodotti da quest’ultimo. Infatti, l’esimente della provocazione non può essere estesa analogicamente a tale reato, essendo applicabile, come testualmente previsto dal codice penale, al solo reato di diffamazione.