Codice per il lavoro. 2017
Edizione I. A cura di Pierfrancesco Zecca
pp. 1088; Euro 23,00
ISBN 9788899459574
Il primo problema, che ha quasi sempre disorientato gli studenti di giurisprudenza di fronte al diritto del lavoro, è stato quello della individuazione delle fonti di quel diritto e delle relazioni che le legano. Nel presente quel disorientamento investe gli operatori di diritto, tutti, e gli stessi utenti. Crisi economiche globali e seriali, veri terremoti ideologico-politici, riassetto geopolitico dei soggetti che muovono le economie hanno provocato continue ricadute nel mondo del lavoro e delle sue regolazioni, provocando una produzione giuridica proveniente dalle sedi sovranazionali, nazionali, regionali sempre più complessa. Non a caso la stessa Corte Costituzionale Italiana (Corte Cost. 25/11/2016 n. 251 intorno alla c.d. legge Madia) ha preso a pietra angolare del ragionamento decisorio adottato in punto di relazioni tra diversi livelli di produzione legislativa in materia (tra le altre) di pubblico impiego, il tema della complessità. Non è da sottovalutare, infine, il fatto che il carattere alluvionale delle regolazioni si presenta in senso orizzontale (molteplicità su un medesimo piano di produzione regolativa) e in senso verticale (livelli di produzione sovranazionali, nazionali, regionali, convenzionali) e in ogni caso la loro possibile sistematicità, o riconducibilità a sistema, è affievolita dalla urgenza o dalle emergenze che sono occasione e causa dei diversi provvedimenti. Il Codice per il Lavoro, con questa raccolta di testi, in diverso modo normativi, costituisce una agevole e semplice “carta di navigazione” per chiunque abbia la ventura di misurarsi con tale complessità
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Prof. Avv. Pierfrancesco Zecca, Avvocato giuslavorista in Bari,